Maria Elisa Tozzi
Editore - Direttore Responsabile

Maria Elisa Tozzi, nota pianista romana, ha compiuto i suoi studi musicali al Conservatorio "S. Cecilia" diplomandosi in pianoforte con il massimo dei voti sotto la guida di Rina Rossi, perfezionandosi, poi con Renata Borgatti e Carlo Zecchi, del quale fu assistente negli ultimi corsi di perfezionamento da lui tenuti a Roma nel 1980, '81 e '82 presso la scuola di musica del Vaticano. Ha studiato, inoltre, composizione con Alfredo De Ninno e musica da camera con Guido Agosti ed Enrico Mainardi. Ha tenuto recitals per le più importanti Società di concerti italiane ed estere e con il percussionista - compositore tedesco Helmut Laberer, ha effettuato dal 1973 oltre 600 concerti in 53 Paesi del mondo. Ha svolto attività di Musica da camera in duo, trio e quartetto suonando con Franco Barbieri, Fulvio Montanaro, Nikolaij Ikonomov, Giuseppe Selmi, Radu Aldulescu, Irene Oliver, Quartetto Ceciliano, ed altri. Come solista ha suonato con le orchestre della RAI (Roma 1a esecuzione assoluta del 2° concerto di Tschaikovskij diretto da Armando La Rosa Parodi- Milano 1a esecuzione assoluta del concerto in sol minore di Moscheles diretto da Franco Caracciolo e "Scarlatti" di Napoli : concerto in Re Maggiore di Haydn diretto da Pietro Argento), dal 1968 al 1973 ha effettuato ripetute tournée come solista nei concerti di Haydn, e Kv 271 e 413 di Mozart con la Wiener Kammerorchester diretta da Carlo Zecchi. Ispiratrice e prima interpetre di "Klangbilder" di Helmut Laberer anche nella versione orchestrale realizzata in prima esecuzione a Palermo(1975) con l'Orchestra del Teatro Massimo e a Monaco di Baviera con l'Orchestra Sinfonica della Bayerischer Rundfunk di München diretta da Rudolf Alberth. Con l'orchestra del Teatro Colon diretta da Jorg Fontenla ha interpretato il 3° concerto di Prokof'ev. Ha preso parte all'esecuzione di "Nozze" di Jgor Stravinskij diretto da Pierre Boulez al Teatro Olimpico di Roma per la Filarmonica Romana ripetuto al Festival di Venezia diretto da Daniele Paris. Ha svolto attività didattica come insegnante di pianoforte principale dal 1968 al Conservatorio "Vincenzo Bellini" di Palermo divenendo poi titolare della stessa cattedra al Conservatorio "S. Cecilia" dl Roma dal 1973 al 1994. Dal 1982 è editore/direttore della rivista "Il Mondo della Musica" inventando la rubrica "Riflettore sui giovani" attraverso la quale ha pubblicato annualmente i migliori diplomati dell'anno. Questa idea è stata copiata da nuove pubblicazioni commerciali perciò, Maria Elisa Tozzi, dal 1998 ha creato un nuovo spazio dedicato ai giovani musicisti diplomati con il massimo dei voti : "L'Albo d'Oro del Mondo della Musica". Ha organizzato dal 1987 al 1995 il Concorso Internazionale "Premio Carlo Zecchi" per pianoforte, direttori d'orchestra e musica da camera ed Ë stata Direttore Artistico dei Concerti di musica da camera del "Salotto del Mondo della Musica" di Roma presso l'antico Café Notegen in Via del Babuino. Ha inciso per la RCA, TELA, CAM, BMG-ARIOLA, NUOVA FONIT CETRA, BMG- RICORDI. Le hanno dedicalo loro composizioni musicisti come: Franco Ferrara Alfredo De Ninno, Virgilio Mortari, Gerardo Rusconi, Mario Zafred, Franco Mannino, Sergio Cafaro, Claudio Gregorat, Helmut Laberer Riconoscimenti e premi come il "Sagittario d'oro" nel 1978 proposto dal Presidente dell'Accademia "S.Cecilia" di Roma M° Mario Zafred; il "Premio della Popolarità"(1979) al Teatro Sistina di Roma; "La Velca d'oro" (1980); "Premio Adelaide Ristori" (1985) Protomoteca del Comune di Roma, "Premio Foyer des Artistes" (1996) Aula Magna dell'Università di Roma, hanno coronato la vita artistica di Maria Elisa Tozzi che tutt'oggi è impegnata a tempo pieno su vari fronti dal concertismo all'editoria, all'organizzazione ma, soprattutto, è impegnata filantropicamente a scoprire e incoraggiare i giovani talenti italiani che dedicano la loro giovinezza alla musica senza avere dei validi punti di riferimento.

 
 
 
 

Luigi Bellingardi

Nato a Milano, sin dalla primissima giovinezza ha coltivato in famiglia la passione per la musica, oltre a frequentare opere e concerti, tra i quali ricorda sempre con particolare commozione il programma diretto da Toscanini il 29 agosto 1939 a Lucenra con il 2° Concerto di Brahms eseguito da Horowitz. Laureato in giurisprudenza, ha compiuto da autodidatta studi musicali. Dal 1954 si occupa di critica discografica, nel 1956 è stato co-fondatore dell'Associazione Italiana Anton Bruckner, nel 1968 dell'Associazione Italiana Gustav Mahler. Dopo varia attività pubblicistica su periodici specializzati, è stato critico musicale dal 1965 al '69 de L'Italia di Milano, de La Fiera letteraria dal '66 al '68, de Lo Spettatore Musicale dal '66 al '71, condirettore di Auditorium ecc. Dal 1966 collabora a Opera di Londra, dal '68 alla Nuova Rivista Musicale Italiana della Eri-Rai ecc. Per una trentina d'anni ha firmato rubriche musicali e discografiche al 3° programma radiofonico oltre a partecipare a riprese TV in diretta. Ha collaborato altresì a Guida all'Opera (Mondadori), all'Enciclopedia della Musica (Rizzoli), al Repertorio di musica sinfonica (Ricordi-Giunti), all'Enciclopedia della Musica Classica (Curcio), all'Enciclopedia della Musica Lirica (Longanesi), a volumi su Wagner, Respighi, Puccini, Vivaldi ecc. Ha scritto Invito all'ascolto di Ciaikovskij (Mursia), ha curato la pubblicazione di Tutte le cronache musicali di Fedele d'Amico (Bulzoni). Dal 1991 al '99 è stato docente a contratto di critica ed estetica musicale presso il Quadriennio di musicologia del Conservatorio S. Cecilia. Dal 1976 collabora all'edizione romana del "Corriere della Sera" per la critica musicale. Scrive su Piano time, fa parte del comitato di redazione de Il mondo della Musica dal 1982, oltre a collaborare a collaborare a Lyrica e a Symphonia.

 

 
 
 
 

Domenico Carboni

Iniziato lo studio della Composizione col M° Giorgio Ferrari al Liceo Musicale di Sassari ha proseguito poi al Conservatorio "S. Cecilia" di Roma dove ha compiuto gli studi di Composizione, Strumentazione per Banda e Musica Elettronica. E' laureato in Giurisprudenza. Nel 1976 è fra i vincitori del concorso nazionale per bibliotecari della carriera direttiva delle biblioteche pubbliche statali. Dal 1983 è direttore della Biblioteca Musicale Governativa del Conservatorio di Musica "S. Cecilia". In questo stesso istituto è docente di Filologia Musicale (Scuola sperimentale di composizione ad indirizzo musicologico) ed è membro dal 1989 del Consiglio di Amministrazione in rappresentanza del collegio docenti. E' autore di numerosi saggi musicologici pubblicati in riviste specializzate o in atti di convegni. Ha collaborato con l'Accademia Nazionale S. Cecilia, il Teatro dell'Opera di Roma, la Fondazione Cini di Venezia, il Festival dei Due Mondi di Spoleto, la Fondaziona Palestrina, la Fondazione Besso, il Teatro Massimo "Bellini" di Catania, l'istituzione dei concerti e del Teatro lirico di Cagliari, il Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, l'Istituzione Sinfonica Abruzzese (resp. organizzatore), il Cantiere d'arte di Montepulciano, il Centro Internazionale per la Divulgazione della Musica Italiana (dir. scientifico). Attualmente si sta dedicando allo studio del repertorio comico musicale del Settecento e dell'Ottocento, dai primi "intermezzi napoletani" fino ad Offenbach curando la revisione di partiture dimenticate e promuovendone la ripresa. Fra queste La frascatana di Paisiello, riproposta in prima assolita in tempo moderni dal Cantiere d'arte di Montepulciano e ripresa in diretta da RadioTre RAI (1994). E' autore inoltre di opere originali quali Domidosolsol, "buffonerie musicale" per recitante e pianista (1° rappr. Roma Palazzo della Cancelleria 1988) e Operazione Pulcinella, "commedia-concerto con musiche di Pergolesi, Stravinskij... e altri". Fra i suoi ultimi lavori la revisione di un'opera unica nella storia della musica: il "triplo oratorio" di Pietro Raimondi Giuseppe-Putifar-Giacobbe ossia tre oratori da eseguire simultaneamente con tre orchestre, tre cori, tre gruppi di solisti e tre direttori che sarà eseguito a Roma in occasione del Giubileo.

 

 
 
 
 

Renato Chiesa

Compositore e musicologo, si è diplomato in composizione con Dionisi (Bologna) e in pianoforte con Mezzena( Padova). Laureato in lettere e filosofia a Bologna con una tesi su Zandonai, ha dedicato a questo musicista una serie di contributi fino alla organizzazione del Convegno del 1983, per il primo centenario della nascita, curando, dal 1987, la redazione dei "Quaderni zandonaiani" pubblicati da Zanibon. Altri campi privilegiati di indagine sono stati il Decadentismo, in particolare nel rapporto tra d'Annunzio e la musica (con molti saggi pubblicati dal Centro Studi Dannunziani di Pescara e dal Vittorial); la letteratura chitarristica in collaborazione con il centro "Sor" di Roma; rapporti fra poesia, teatro e musica dal Medioevo al settecento; il Novecento, da Skrjabin a Sciarrino. Ha svolto per molti anni in modo continuativo la critica musicale su quotidiani ("Adige", "Giornale di Sicilia") e periodici ("Europeo", "Il Mondo della Musica") collaborando inoltre a varie iniziative editoriali enciclopediche (UTET, Rizzoli, Ricordi, Mondadori, Grove, ecc.) e con istituzioni concertistiche (Rai, Filarmonica Romana, Bologna Musica Festival, Teatro alla Scala, Massimo di Palermo, Bellini di Catania, Amici della Musica di Palermo ecc.). Ha insegnato nei conservatori di Palermo, Milano e Roma. La natura eclettica degli interessi allargati a settori artistici diversi come la poesia, il teatro e le arti figurative si avverte anche nella produzione musicale con un catalogo di oltre ottanta lavori, dall'opera al genere sinfonico e cameristico, dalle musiche di scena alle colonne sonore. Dallo sperimentalismo più spinto agli inizi degli anni Settanta si passa ad una morbidezza maggiore privilegiando in molti casi la voce e la linea melodica (per lo più modale) e il timbro, con una vaga nostalgia arcaica ed esotica, fra echi postseriali e minimalisti.
L'ultimo decennio (1990-2000) è orientato quasi esclusivamente in due direzioni: la produzione di sceneggati originali per la Rai (di cui scrive testo e musica) e la composizione che affonda le radici nel mondo mediorientale, in particolare quello ebraico, con un interesse anche per la musica askenazita e yiddish. In questa ottica sono nati una decina di lavori dagli organici diversi, fra cui"Kaddish", "Sir hassirim", "Iom ha shishi", "Tiscgna beab" fino al pezzo più recente, gli "Zibn yiddische lider" eseguiti in prima al Festiva di Bergamo l'aprile scorso. Suoi lavori sono pubblicati da Suvini e Zevoni, Black Horse e Cipriani. Varie registrazioni in CD.

 

 
 
 
 

Lorenzo Tozzi

Musicologo, storico e critico musicale e di danza. Ha studiato pianoforte e composizione, musica corale e direzione di coro, diplomandosi al Conservatorio dell'Aquila. Inoltre ha frequentato al Conservatorio di Roma il corso di direzione d'Orchestra di Franco Ferrara e a Cremona il corso di Paleografia musicale.
Laureato in Lettere Moderne, si è dedicato anche all'insegnamento della Storia della Musica in vari conservatori e dal 1977 è titolare al Conservatorio "S. Cecilia" di Roma. Dal 1978 è critico musicale e di danza del quotidiano "Il Tempo" di Roma collaborando anche con numerose riviste e regolarmente con il TG3 cultura. E' più volte ospite della RAI-Radiotelevisione Italiana per le sue importanti riscoperte musicali e i suoi saggi critici.
E' direttore artistico dal 1984 del Festival Internazionale di mezza estate (Tagliacozzo) e, dal 1991 al 1995, dell'Accademia Barocca di Roma. Ha fatto parte del consiglio direttivo del CNID (Consiglio Nazionale Italiano della Danza). Nel 1988, invitato da Gian Carlo Menotti, ha collaborato per una vetrina sulla giovane danza italiana per il "Festival dei Due Mondi" di Spoleto.
Ha pubblicato in edizione critica numerose opere del Sei e Settecento Italiano per le edizioni Ricordi, Garamond, Schott, Suvini Zerboni e altre. Nel 1994 ha fondato il "Romabarocca ensemble" con il quale si è esibito con successo in numerosi concerti in Italia e all'estero. Ha ottenuto numerois premi e riconoscimenti.
Nel 1995 il Presidente Scalfaro gli ha conferito l'onoreficenza di "Cavaliere al merito della Repubblica Italiana" per il suo contribuot alla cultura del nostro Paese. E' membro della commissione consultiva della danza del ministero dei Beni e dell'attività culturali.
Ha firmato anche regie teatrali di opere liriche.